Azhad
Black cavendish e virginia, carichi di note legnose di caramello bruciato e liquirizia come un rum invecchiato si combina perfettamente al battuto di cocco, ampliandone la palette zuccherina ed il corpo, mentre l’acidulo ananas domato da un ciuffo di latakia bilancia il tutto creando l’apoteosi di sapori che vi accompagna da più di un decennio.
Un fragrante e corposo burley bulgaro, con profonde note paglierine tendenti al miele caramellato e liquirizia, reso estremamente secco dall’estrazione che lo priva di tutti gli zuccheri viene impreziosito dalla radice di genziana che esalta la potenza e definizione in ogni sua sfumatura.
Virginia toscano di tardo raccolto, profumato come un buon libro, viene unito alla castagna secca ed al malto d’orzo, creando una sinergia di sapori che è più della somma delle singole parti, Per il nome abbiamo chiesto aiuto a Greci e Latini, maestri nell'inventarle le fiabe, e non ci hanno deluso... come scoiattolo è "colui che si fa ombra con la coda", così è "Ghianda di Giove" che chiamavano la castagna.
Il fumoso ed intenso latakia, ricco di incensi e note di frutta esotica, colpisce subito ammorbidendosi rapidamente nel dolce virginia e dal suo cavendish, con ricche note di zucchero di canna e pane appena sfornato, mentre gli orientali ed il turco aggiungono sfumature di pepe nero e mirra. Una miscela inglese sbagliata, e deliziosa per proprio per questo.